Prima di acquistare prendi nota...
Chi produce le camere climatiche ?
Provenienza camere climatiche
Le camere climatiche sono vendute in Italia da tanti rivenditori che trattano prodotti provenienti dall’estero e non di meno dai paesi Orientali come la Cina. Ovviamente questo avviene per il basso costo di acquisto su cui i rivenditori faranno il loro ricarico economico ma se vuoi garantirti un apparecchio che abbia assistenza continua per tutta la sua vita è meglio rivolgersi direttamente a costruttori italiani. Avrai cosi un apparecchio di qualità che potrà essere mantenuto efficiente per tutta la sua vita o eventualmente revisionato quando necessario.
Le camere climatiche sono tutte Uguali ?
No …La Tecnologia costruttiva usata si differenzia molto tra i vari costruttori
Le camere climatiche per il controllo della temperatura, umidità e luce possono avere tecnologie classiche o evolute. Molto costruttori usano tecnologie tradizionali e ovviamente avranno prestazioni e consumi energetici non di ultima generazione. Queste come ovvio, hanno un costo d’acquisto molto inferiore ma tale risparmio viene eroso in appena sei mesi di utilizzo per i costi energetici e di acqua utilizzata per controllare la simulazione climatica.
Le dichiarazioni del campo operativo sono sempre veritiere ?
No… Il valore del umidità relativa raggiungibile è sempre in in funzione del DewPoint
Questo cosa significa ? Se viene dichiarato che una camera climatica può lavorare tra il 20 e 95% di Ur di norma non viene indicato che queste prestazioni sono riferite al Dewpoint.
In sostanza il 20% di Ur è raggiungibile solo a temperature di funzionamento molto elevate, per esempio, tra i 35°e 40° in camera.
E’ essenziale quindi che il costruttore dichiari i valori reali di Ur alle varie temperature di esercizio per
Un esempio di prestazione regolarmente dichiarate: Temperatura 5° 40° umidità relativa 60/95% e fino al 20% di Ur in funzione del dewpoint.
L’ottimale è avere un grafico che indichi alle varie temperatura che grado di Ur è possibile raggiungere.
Da cosa si identifica una buona camera climatica ?
La risposta è semplice…
Cerca una camera climatica che abbia prima di tutto un valore dichiarato di consumo massimo nelle varie regolazioni. Quanto più basso sarà il suo consumo tanto più sarai certo di acquistare un apparecchio che una tecnologia evoluta rispetto a quelli che dichiarano consumi maggiori.
Un altro fattore molto importante è sapere quanta acqua consuma ai set impostati di 20° di temperatura e 90% di Ur.
Che quantità di refrigerante e tipo deve avere l'apparecchio ?
La quantità di refrigerante determina la qualità dell’apparecchio
La quantità di refrigerante presente in un apparecchio è indicatore di una buona fattura della resa termodinamica.
Sono da preferire quindi gli apparecchi che a parità di volume hanno la minor carica di refrigerante fino a temperature di funzionamento minime.
Il tipo di refrigerante può variare in base alle prestazioni e ai volumi da trattare di norma fino a certi volumi per esempio 1000 Lt. è sufficiente utilizzare un refrigerante come r290 GWP3 che oltre ad essere un refrigerante completamente ecologico ha un resa a parità di volume quasi del doppio rispetto a altri è può essere utilizzato fino a temperatura di camera di -30.
Quando i volumi da trattare sono maggiori vengono utilizzati altri refrigeranti, In questo caso e sempre utile preferire apparecchi che hanno la carica inferiore come indice di buona resa termodinamica
Differenti consumi Consumi energetici nel processo di controllo
Consumi energetici di maggior peso in regolazione
Analizziamo gli aspetti per il mantenimento del valore igrometrico all’interno di una camera climatica.
Una tecnologia di refrigerazione classica per effettuare l’attività di deumidificazione deve usare contemporaneamente il sistema di raffreddamento e resistenze di post riscaldamento
Di norma questa è una fase genera il più alto consumo energetico in quanto implica l’attività di due sistemi contemporanei raffreddamento e riscaldamento ma bisogna anche considera che tale metodo non è molto efficiente in quanto la batteria di refrigerazione non adatta a condensare l’umidità presente in aria e dovrà quindi lavorare molto per il raggiungimento del set voluto in camera se poi aggiungiamo che proprio per il fatto che la batteria di refrigerazione non è adatta allo scopo al momento del raggiungimento del set molta umidità condensata verrà di nuovo rilasciata in camera riattivando di nuovo il sistema deumidificazione. Risulta ovvio che per ovviare a tale anomalia è necessario utilizzare tecniche costruttive evolute per impedire che questo avvenga in modo da ridurre quanto più possibile il dispendio di energia.
“Vedi le nostre tecnologie”
La Distribuzione di aria interna e importantte ?
Gradienti di temperatura e Umidità relativa
Molto costruttori non considerano questo aspetto di rilevante importanza e spesso la ventilazione interna NON é distribuita in modo uniforme.
Per ottenere una distribuzione uniforme deve essere presenti almeno due o più ventilatori di circolazione aria ed un PLENUM con distribuzione differenziata che investe un maggior numero di piani, in modo da equilibrare la ventilazione in ogni punto della camera. Questo è molto importante sia in agrobiologia, fase germinazione che in gastronomia nella fase di ferma lievitazione e lievitazione.
Ventilazione variabile è Utile ?
La Ventilazione variabile
Si presume che all’interno di un volume climatizzato da set impostato mantenga il flusso d’aria in ogni punto in modo costante, in caso contrario avremo gradienti di temperatura e umidità differenti all’interno del volume.
Molto costruttori implementano questa funzione ma purtroppo la diminuzione della velocita di circolazione dell’aria incrementa il punto di rugiada ad ogni ciclo di refrigerazione generando un fattore di deumidificazione dell’aria che il controllo principale della regolazione umidità e costretto a correggere con un azione di umidificazione per mantenere il set impostato. Se e presente un sistema di umificazione a vapore che di norma riscalda, la camera si innesca un loop che riattiva la refrigerazione generando due forze di segno contrario che si inseguono a vicenda.
Al contrario un velocità maggiore aumenta il grado igrometrico costringendo la regolazione ad attivare la funzione di deumidificazione.
Risulta quindi non funzionale la variazione di velocità ma sono necessarie soluzioni che permettano una stabiltà naturale del sistema
Naturalmente questo produce un aumento di energia necessaria da spendere per mantenere al set il valore igrometrico.
Processo di controllo con il maggior dispendio energetico
Umidificazione e deumidificazione
Se hai letto la parte precedente ti potrai rendere conto di quanto sia importante diminuire quanto più possibile i consumi in queste fasi.
Un umidificatore a vapore per mantenere un valore igro-metrico al 90% e a 23° in un volume da 700 Lt. utilizzando la tecnologia classica, consuma oltre i 1200 w/h.
La deumidificazione utilizzando 2 sistemi contemporanei di refrigerazione e riscaldamento con tecniche di refrigerazione classica implica per forza di cose un forte consumo in quanto dobbiamo sommare i due consumi che in genere si aggirano in 1500W/h.
Prima di acquistare verifica i consumi nominali dei due sistemi
Parliamo ora dei sistemi di controllo elettronici
I PLC di controllo sono disponibili sul mercato ?
Disponibilità sul mercato della centraline di controllo PLC
Ogni apparecchio ha un sistema di controllo elettronica per l’attuazione delle azioni necessarie, ma molto costruttori non fanno uso di sistemi di controllo reperibili sul mercato.
Tale scelta è dettata da un notevole risparmio dei costi di acquisto.
Si presume che un apparecchio abbia una lunga vita e disponibilità dei componenti di ricambio col passare del tempo ma spesso accade che i sistemi di controllo personalizzati non sono più disponibili dal costruttore o perché il costruttore non esiste più o perché dopo 10 anni non sono più obbligati ad avere i componenti di ricambio.
Come si ovvia a questo ?
Assicurarsi che il costruttori utilizzi sistemi di controllo elettronico presente sul mercato e indipendente dal costruttore, questo ti garantirà sempre la possibilità di acquistare il controllo elettronico presente sul tuo apparecchio
Perchè mi devo accertare che il sistema di controllo sia reperibile sul mercato ?
La risposta è semplice
Dato che il sistema di controllo risulta il componente principale dell’apparecchio in caso di rottura potrai reperirlo direttamente sul mercato dal costruttore originale che è indipendente dal costruttore dell’apparecchio.
Tutti gli altri componenti sono sempre disponibili in quanto forniture che derivano sempre da altri costruttori
Se ho una centralina di controllo reperibile sul mercato come faccio ad inserire lo stesso software di funzionamento ?
Alla consegna apparecchio devi avere anche il software di controllo
Il costruttore che usa un sistema di controllo reperibile sul mercato come siemens, panasonic, carel ecc ecc. carica sul plc il software specifico per quel tipo di apparecchio, quindi in caso di sostituzione è necessario averlo per riportare l’apparecchio al funzionamento originale. Dato che i fornitori di PLC hanno personale tecnico disposto sul territorio se avrai il software da inserire potrai chiedere un loro intervento per eseguire l’operazione e il tuo apparecchio potrà continuare a funzionare come prima.
Durante L’acquisto è necessario farsi assicurare la copia del software di controllo apparecchio che verrà utilizzato per riattivare l’apparecchio come in originale.
“Vedi le nostre tecnologie”
Che tipo di relè deve avere per maggiore affidabilità di funzionamento ?
Relè di attuazione ssr a manovre illimitate
Anche i questo caso dotare un apparecchio di relè di potenza per il comando del compressore, resistenze di riscaldamento ecc… di tipo tradizionale riduce i costi di produzione ma questo implica un decadimento dell’affidabilità di attuazione in quanto l’usura dei relè tradizionali è limitata nel tempo e il tecnico dovrà intervenire per la sostituzione con costi che vanno ad erodere il risparmio iniziale di acquisto.
Per tale motivo noi montiamo sempre relè di tipo SSR a manovre illimitate che hanno anche il vantaggio di essere silenziosi anche se di costo maggiore ma che incrementano l’affidabilità ed allungano la vita utile dei relè PLC in quanto attivati da segnale analogico.